L’osteoporosi e la frattura osteoporotica hanno un’origine multifattoriale e i fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare osteoporosi sono numerosi, alcuni non modificabili, altri al contrario modificabili perché correlati principalmente a uno stile di vita non corretto.
Tra i fattori di rischio non modificabili si annoverano:
- il sesso femminile;
- l’età avanzata;
- la menopausa precoce (<45 anni);
- l’etnia europea o asiatica;
- la familiarità per osteoporosi e per fratture osteoporotiche;
- un basso peso corporeo;
- iper- o ipotiroidismo.
Sono invece fattori di rischio modificabili:
- un basso apporto di calcio, che contribuisce alla riduzione della densità minerale ossea, a una perdita ossea precoce e a un aumento del rischio di fratture;
- la ridotta attività fisica, indispensabile per la salute delle ossa, oltre che dei muscoli;
- il fumo di sigaretta, il cui ruolo esatto resta ancora da chiarire, ma si ritiene possa indebolire le ossa;
- l’abuso di alcol, che interferisce con l’assorbimento del calcio;
- i trattamenti cortisonici.
Bibliografia
- Adami S, Bertoldo F, Brandi ML, et al.; Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro. Linee guida per la diagnosi, prevenzione e terapia dell’osteoporosi. Reumatismo 2009;61(4):260-84.
- http://emedicine.medscape.com/article/330598-overview
- Ministero della Salute. Linee guida per la prevenzione dell’osteoporosi.
- Quaderni del Ministero della Salute. Appropriatezza diagnostica e terapeutica nella prevenzione delle fratture da fragilità da osteoporosi. Luglio-agosto 2010, n. 4.
Osteoporosi: fattori di rischio