XVI CONGRESSO NAZIONALE GISMO

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ROMA: 18 Maggio 2013
LECCE: 27 Aprile 2013
MILANO: 23 Febbraio 2013
LECCE: 16 Giugno 2012
VERONA: 14 Giugno 2012
FRANCAVILLA AL MARE: 24 Maggio 2012
ROMA: 9 Maggio 2012
SOLBIATE OLONA: 28 Aprile 2012
BOLOGNA: 28 Aprile 2012
NAPOLI: 21 Aprile 2012
CATANIA: 14 Aprile 2012
TORINO: 31 Marzo 2012
PISA: 17 Marzo 2012
Studio SERVATIUS Studio osservazionale multicentrico sul management del dolore da frattura vertebrale osteoporotica ,coordinato dal Dr.Francesco Bertoldo e dal Dr.Giorgio Gandolini e che vede coinvolti i “Centri GISMO” dislocati nelle regioni Piemonte-Lombardia-Veneto-Friuli Venezia Giulia-Emilia Romagna. RAZIONALE DELLO STUDIO Il panorama
Studio TOBI Studio Osservazionale Retrospettivo sulla Valutazione della Compliance e della Persistenza nella Terapia dell’ Osteoporosi con Bisfosfonati, che vede coinvolti i Centri GISMO in ambito nazionale. Si tratta di una indagine epidemiologica, di coorte, osservazionale, multicentrica, no profit, condotta
Studio RIFRA Introduzione / Razionale L’ osteoporosi, oltre che presentarsi come processo patologico a sé stante, che si sviluppa in conseguenza dei classici fattori di rischio (pubertà tardiva, menopausa precoce, magrezza, fumo, scarsa attività fisica, ridotto apporto dietetico di calcio,
Studio SARCOPENIA Studio “Funzione muscolare e cadute” Lo studio osservazionale cross-sectional multicentrico “Funzione muscolare e cadute” è un progetto del Gruppo Italiano di Studio delle Malattie del Metabolismo Osseo (GISMO) volto a valutare la differenza in termini di massa ossea
Studio AMICO Lo studio AMICO e’ attualmente in corso. E’ uno studio multicentrico condotto su tutto il territorio nazionale sulle Comorbidità nell’osteoporosi (Studio A.M.I.C.O.) a carattere osservazionale. L’analisi si propone di valutare l’incidenza delle comorbidità e l’effetto dei connessi trattamenti
Studio ADEOST Lo studio, epidemiologico, di coorte, osservazionale, multicentrico, in ambito nazionale, condotto in condizioni di pratica clinica abituale, e’ stato recentemente concluso ed i dati raccolti sono in valutazione. Obiettivo dello studio e’ stato quello di valutare il grado
AGGIORNAMENTO FORMATIVO IN TEMA DI OSTEOPOROSI E DOLORE OSTEOARTICOLARE VIDEO DI PRESENTAZIONE TEMATICHE FORMATIVE L’ESPERTO RISPONDE francescobertoldo@gismo.net giancarloisaia@gismo.net ranuccionuti@gismo.net mauriziomuratore@gismo.net
Newsletter 2013
Ming-Min Shi MD, Xun-Zi Cai MD, Tiao Lin MD, Wei Wang MD, Shi-Gui Yan MD Is There Really No Benefit of Vertebroplasty for Osteoporotic Vertebral Fractures? A Meta-analysis Background Osteoporotic vertebral compressed fractures (VCFs) are the most common osteoporotic fractures. Although
Aasis Unnanuntana MD, Kashif Ashfaq MD, Quang V. Ton MD, John P. Kleimeyer BA, Joseph M. Lane MD The Effect of Long-term Alendronate Treatment on Cortical Thickness of the Proximal Femur Background One of the radiographic hallmarks in patients with atypical
Aasis Unnanuntana MD, Quang V. Ton MD, John P. Kleimeyer BA, Joseph T. Nguyen MPH, Joseph M. Lane MD A Fracture Does Not Adversely Affect Bone Mineral Density Responses after Teriparatide Treatment Background Fracture leads to local and systemic
E’ una malattie estremamente diffusa, soprattutto nelle forme post-menopausale e senile. E’ causata da una riduzione abnorme della massa ossea, da cui fragilita’ scheletrica e suscettibilità alle fratture. Le fratture possono interessare vari segmenti scheletrici, dalla colonna vertebrale al femore,
J Bone Miner Res. 2012 Osteoporos Int. 2012 Bone. 2012 Calcif Tissue Int. 2012 Clinical Orthopedics and Related Research Newsletter Newsletter Anno I – Numero I – 2013 Newsletter Anno II – Numero II – 2014 Newsletter Anno II –
Liu L, Aronson J, Huang S, Lu Y, Czernik P, Rahman S, Kolli V, Suva LJ, Lecka-Czernik B. Arkansas Children’s Hospital Research Institute, University of Arkansas for Medical Sciences, Little Rock, AR, USA. Thiazolidinediones (TZDs), peroxisome proliferator-activated receptor gamma
Rikkonen T, Sirola J, Salovaara K, Tuppurainen M, Jurvelin JS, Honkanen R, Kröger H. Bone and Cartilage Research Unit, Mediteknia Building, University of Eastern Finland, Kuopio, Finland, toni.rikkonen@uef.fi. We examined the role of muscle strength, lean tissue distribution, and
Laakso S, Valta H, Verkasalo M, Toiviainen-Salo S, Viljakainen H, Mäkitie O. Children’s Hospital, Helsinki University Central Hospital and University of Helsinki, P.O. Box 281, 00029, Helsinki, Finland, saila.laakso@helsinki.fi. Previous studies have indicated that children with inflammatory bowel disease
Rabenda V, Bruyère O, Reginster JY. OBJECTIVE: To examine the association between antidepressants, including TCAs, SSRIs, and miscellaneous antidepressants and the risk of nonvertebral fractures among women with osteoporosis. MATERIALS AND METHODS: This study was a post-hoc analysis of
Baxter I, Rogers A, Eastell R, Peel N. NIHR Musculoskeletal Biomedical Research Unit, Department of Human Metabolism, University of Sheffield, Sheffield, UK. We measured urinary N-telopeptide of type I collagen (U-NTX) to monitor response to bisphosphonates for osteoporosis. Decrease
Szulc P, Samelson EJ, Sornay-Rendu E, Chapurlat R, Kiel DP. INSERM UMR 1033, University of Lyon, Hospices Civils de Lyon, Lyon, France, pawel.szulc@inserm.fr. In older men, severe abdominal aortic calcification and vertebral fracture (both assessed using dual-energy X-ray absorptiometry)
Chan MY, Nguyen ND, Center JR, Eisman JA, Nguyen TV. Osteoporosis and Bone Biology Program, Garvan Institute of Medical Research, 384 Victoria Street, Sydney, NSW, 2010, Australia. This study sought to determine the association between calcaneal quantitative ultrasound (QUS)
Fraser LA, Leslie WD, Targownik LE, Papaioannou A, Adachi JD; CaMos Research Group. Department of Medicine, University of Western Ontario, London, ON, Canada, LisaAnn.Fraser@sjhc.london.on.ca. A large Canadian cohort was studied over 10 years to see if proton pump inhibitor
Lee P, Brychta RJ, Collins MT, Linderman J, Smith S, Herscovitch P, Millo C, Chen KY, Celi FS. Diabetes, Endocrinology, and Obesity Branch, National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases, National Institutes of Health, Bldg 10, CRC, 10
Weycker D, Lamerato L, Schooley S, Macarios D, Siu Woodworth T, Yurgin N, Oster G. Policy Analysis Inc. (PAI), Four Davis Court, Brookline, MA, 02445, USA, dweycker@pai2.com. In clinical practice, adherence with bisphosphonate therapy varies greatly among women with
Tarride JE, Guo N, Hopkins R, Leslie WD, Morin S, Adachi JD, Papaioannou A, Bessette L, Brown JP, Goeree R. Programs for Assessment of Technology in Health (PATH) Research Institute, St Joseph’s Healthcare, Hamilton, Ontario, Canada; Department of Clinical Epidemiology
Gallicchio L, Macdonald R, Wood B, Rushovich E, Fedarko NS, Helzlsouer KJ. The Prevention and Research Center; The Weinberg Center for Women’s Health and Medicine, Mercy Medical Center, Baltimore, MD, USA. lgallic@mdmercy.com. The objectives of this study were to
Deere K, Sayers A, Rittweger J, Tobias JH. Musculoskeletal Research Unit, School of Clinical Sciences, University of Bristol, Bristol, UK. Whether a certain level of impact needs to be exceeded for physical activity (PA) to benefit bone accrual is
L’ipercalciuria è una sindrome clinica complessa, in cui si ha un’escrezione di calcio nelle urine più elevata del normale, che determina una situazione iniziale di ipocalcemia che può sfociare in esiti clinici diversi. Si distingue in forme primitive e secondarie,
L’osteopatia di Paget è una patologia focale cronica del rimodellamento osseo, che può colpire uno o più distretti scheletrici che si presentano tipicamente ingrossati e deformati. La malattia è molto rara in soggetti al di sotto dei 30 anni e
Le cause dell’ipercalciuria possono essere molteplici e spesso sono legate ad un aumento dei livelli di calcio nel sangue, oppure a gravi malattie sistemiche o renali. La maggior parte delle ipercalciurie, tuttavia, si presenta in assenza di queste situazioni patologiche,
Nel caso dell’ipercalciuria idiopatica, è stata individuata nei soggetti che la contraggono un’aumentata sensibilità intestinale alla vitamina D in presenza di bassi livelli di ormone paratiroideo nel sangue. Quest’ultima caratteristica sembra essere ereditaria ed è, quindi, necessario prestare particolare attenzione
Una delle manifestazioni cliniche più caratteristiche dell’ipercalciuria è la formazione di calcoli renali, fortemente facilitata dall’aumentata espulsione di calcio da parte del rene. I calcoli possono dare luogo a fenomeni dolorosi particolarmente penosi, chiamati “coliche renali”, e possono essere espulsi
Per formulare una diagnosi di ipercalciuria in sé stessa, è sufficiente un comune esame delle urine. Tuttavia, può risultare più difficile determinare le cause e distinguere tra le diverse forme di ipercalciuria, ma in caso di presenza di una patologia
Una volta individuata l’ipercalciuria, spesso, la terapia è relativamente semplice. Non poche forme dell’ipercalciuria, infatti, sono state messe in relazione soltanto ad un’eccessiva assunzione di calcio con la dieta, sotto forma di latte e latticini. In queste circostanze, la correzione della
Le cause del morbo di Paget sono in larga parte sconosciute: si ipotizza l’ereditarietà, ma non c’è nulla di certo; è stata anche ipotizzata l’implicazione di alcuni virus, la cui azione si andrebbe a sommare alla predisposizione genetica del singolo
L’ipercalcemia maligna è una condizione in cui si ha un rialzo costante e progressivo dei livelli di calcio nel sangue, che si può verificare in conseguenza di meccanismi che coinvolgono, allo stesso tempo, tanto l’osso quanto il rene. I livelli
Di solito, non vi sono affatto sintomi. Quando sintomi come dolore o rigidità articolari compaiono, lo fanno in modo sommesso ed insidioso. Possono intervenire, comunque, dolore alle ossa, ingrossamento delle stesse o deformità. Il dolore può essere anche forte e
L’ipercalcemia è di per sé una condizione che accomuna molte patologie, in quanto può comparire in conseguenza di molte situazioni. Quella maligna spesso si manifesta come complicanza di tumori maligni con metastasi alle ossa. Si suppone che le cellule tumorali,
Attualmente, non sono stati identificati precisamente dei fattori di rischio, per cui la questione è ancora aperta. Si ritiene, infatti, che potenzialmente qualsiasi tumore in grado di dare metastasi alle ossa possa favorire lo sviluppo di questa grave complicanza, ma
I sintomi tipici dell’ipercalcemia maligna sono in realtà comuni a tutti i tipi di ipercalcemia, ma va ricordato che la differenza che contraddistingue questa da tutte le altre ipercalcemie è la tendenza a peggiorare nel tempo in conseguenza dell’aumentare progressivo
A causa della complessità e varietà dei sintomi che si possono accusare, non è facile scoprire immediatamente l’ipercalcemia maligna solo sulla base di un quadro clinico. E’, quindi, molto importante sospettare l’ipercalcemia maligna sulla base della patologia preesistente: si presuppone,
Per quanto sia necessario considerare la presenza della patologia di base, è comunque possibile trattare l’ipercalcemia maligna a più di un livello. E’ molto importante innanzitutto sorvegliare le perdite di liquidi che si instaurano, in quanto la disidratazione conseguente potrebbe
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Il morbo di Paget, spesso, viene scoperto accidentalmente nel corso di una radiografia effettuata per altre ragioni, poichè i sintomi in molti casi sono subdoli e solo raramente compaiono in fase iniziale. In alcuni casi, però, la malattia può essere
Guarire dall’iperparatiroidismo è possibile, ma soltanto con l’asportazione chirurgica delle paratiroidi, che rappresenta a tutt’oggi la principale opzione terapeutica. Certamente non si può procedere a rimuovere un organo di questa importanza senza garantire al malato un supporto che vada a
La diagnosi dell’iperparatiroidismo può essere alquanto indaginosa e risulta decisamente più semplice se essa viene sospettata in precedenza e, quindi, gli esami che si effettuano sono in qualche modo “mirati”. In ogni caso, si rivelano particolarmente utili esami di laboratorio
Nell’80% dei casi l’iperparatiroidismo è completamente asintomatico ed il suo riscontro è, quindi, accidentale. Qualsiasi ne sia la causa, comunque, l’iperparatiroidismo determina un aumento del livello di calcio nel sangue, ed è questo che provoca poi i sintomi qualora si
Il mal funzionamento delle paratiroidi può essere provocato da molteplici cause. Tra queste, la più comune è lo sviluppo di un tumore benigno a carico della ghiandola, il quale a sua volta incrementa la produzione del paratormone, oppure potrebbero essere
Sono malattie caratterizzate da un aumento della massa ossea per unità di volume e alterazioni dell’architettura scheletrica, con interessamento talora limitato a zone circoscritte dello scheletro, come nell’osteopoichilosi, oppure in altre condizioni, come la variante maligna dell’osteopetrosi infantile, diffuso a
In realtà, la terapia è necessaria soltanto se i sintomi del morbo di Paget sono molto pesanti per il paziente o se il rischio di complicanze come sordità, artrite o deformità sono molto probabili. In questi casi, per lenire il
Per prevenire l’osteoporosi è necessario ottimizzare la salute dell’osso, un processo che dovrebbe durare tutta la vita e iniziare il più precocemente possibile: un’adeguata prevenzione rappresenta infatti l’intervento più importante per combattere l’osteoporosi. A questo scopo, un’alimentazione corretta e l’attività
Il trattamento farmacologico dell’osteoporosi è finalizzato alla riduzione del rischio di fratture. A questo scopo, nel nostro Paese sono disponibili numerose classi di farmaci che, con meccanismo di azione diverso, arrestano o rallentano la progressione della malattia. I bisfosfonati, come
I trattamenti non farmacologici dell’osteoporosi sono rivolti ai soggetti già osteoporotici, con o senza fratture preesistenti, a elevato rischio di prima o ulteriore frattura. Essi includono l’alimentazione, l’attività fisica e alcune modificazioni dello stile di vita finalizzate a eliminare o
La diagnosi di osteoporosi e la stima del rischio di frattura si fondano sulla valutazione della densità minerale dell’osso (bone mineral density, BMD), mediante impiego di tecniche note come densitometria ossea (o mineralometria ossea computerizzata, MOC). L’assorbimetria a raggi x
Nelle fasi iniziali, l’osteoporosi è generalmente asintomatica; nelle fasi più avanzate può comparire dolore osseo e muscolare sordo, soprattutto a carico della porzione distale della schiena e del collo. Il più delle volte, tuttavia, l’osteoporosi diviene sintomatica in seguito a
L’osteoporosi secondaria è la conseguenza di numerose patologie e/o condizioni cliniche, o dell’assunzione di alcuni farmaci (come ad esempio i cortisonici), a differenza di quanto si verifica nell’osteoporosi primaria, dove non è possibile identificare una causa. Il riconoscimento delle forme
Quando non è possibile identificare una causa responsabile della comparsa di osteoporosi, si parla di osteoporosi primaria. A sua volta, l’osteoporosi primaria può essere suddivisa in una forma post-menopausale, in una forma senile e in una rara forma giovanile. L’osteoporosi
L’osteoporosi e la frattura osteoporotica hanno un’origine multifattoriale e i fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare osteoporosi sono numerosi, alcuni non modificabili, altri al contrario modificabili perché correlati principalmente a uno stile di vita non corretto. Tra
L’incidenza dell’osteoporosi aumenta con l’età, sino a interessare la maggior parte della popolazione con oltre ottant’anni. I risultati dello studio epidemiologico ESOPO, condotto su un campione di ampie dimensioni di pazienti di entrambi i sessi, hanno chiarito l’effettiva prevalenza del
Un nuovo recettore per il rimodellamento del tessuto osseo.
L’Osteogenesi Imperfetta (OI), detta anche “sindrome delle ossa fragili” o anche “sindrome delle ossa di vetro”, è una malattia genetica rara del tessuto connettivale, in particolare della sintesi e della struttura del collagene di tipo 1, caratterizzata da ossa fragili
Come tutte le malattie genetiche, l’osteogenesis imperfecta è causata da una mutazione genetica congenita. Ciò nonostante, il 25% dei bambini affetti nascono da famiglie in cui i genitori sono sani: questo si deve ad una mutazione spontanea dominante che ha
L’osteogenesis imperfecta è in grado di dare luogo ad un ventaglio di quadri clinici molto ampio e variegato, che per comodità oggi è stato raggruppato in 4 tipologie principali. Il tipo I è quello più diffuso ed è caratterizzato da
L’ osteomalacia è un’ osteopatia metabolica che si realizza nell’adulto ed e’ caratterizzata da una massa ossea di volume normale, ma con ridotto contenuto minerale per un difetto di mineralizzazione della matrice organica. Quando la malattia si realizza nell’infanzia e
Il verificarsi in un bambino di fratture, spontanee o in seguito ad un trauma lieve, rappresenta il primo campanello d’allarme della malattia. I soggetti con osteogenesis imperfecta di tipo II, III e IV nascono spesso con delle fratture, o possono
L’osteomalacia è di solito causata da un ridotto apporto di vitamina D, oppure da alterazioni nel suo metabolismo. Nel bambino, l’osteomalacia può avere origini congenite o acquisite, di cui le prime sono le più frequenti. Nell’adulto, invece, le cause possono
Purtroppo, al momento non vi è cura per l’osteogenesis imperfecta. I trattamenti principali consistono nel promuovere la mobilità e l’indipendenza del paziente, poichè un’immobilità prolungata può indebolire ulteriormente l’osso, il muscolo e facilitare l’insorgenza di fratture.Molti ortopedici preferiscono applicare supporti
Vi sono alcune norme di sicurezza che è opportuno osservare quando si assiste un soggetto affetto da osteogenesis imperfecta, soprattutto nell’età postnatale ed infantile, in cui il malato dipende interamente dalle cure dei genitori: Mai tirare o comprimere un arto,