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Attività editoriali

La diagnosi di osteoporosi e la stima del rischio di frattura si fondano sulla valutazione della densità minerale dell’osso (bone mineral density, BMD), mediante impiego di tecniche note come densitometria ossea (o mineralometria ossea computerizzata, MOC). L’assorbimetria a raggi x a doppia energia (DEXA) rappresenta la tecnica di elezione per la valutazione densitometrica ed è considerata uno strumento non invasivo, riproducibile, predittivo del rischio di frattura a breve e a lungo termine, capace di misurare la massa ossea in maniera abbastanza precisa e accurata e di stimare di conseguenza il rischio di fratture osteoporotiche. La DEXA permette di misurare la BMD in tutti i siti scheletrici, ma quelli misurati con maggior frequenza sono la colonna lombare, il femore prossimale, il radio prossimale e distale e il calcagno; esprime la densità ossea in termini assoluti in grammi di minerale per centimetro quadrato e paragona il valore trovato con una popolazione di adulti normali (a dare un valore noto come T-score) o con il valore atteso per età e sesso (Z-score). La soglia per diagnosticare la presenza di osteoporosi indicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità corrisponde a un T-score inferiore a -2,5 ottenuto con tecnica DEXA.

L’indagine densitometrica è raccomandata a tutte le donne oltre i 65 anni. Nelle donne di età inferiore o negli uomini l’indagine è raccomandata solo in presenza di fattori di rischio, come menopausa precoce (prima dei 45 anni), magrezza (<57 kg), tabagismo, forme secondarie di osteoporosi (patologie osteopenizzanti e farmaci) o disturbi nutrizionali.

Oltre alla DEXA sono disponibili altre tecniche di valutazione della massa ossea, vale a dire l’indagine ultrasonografica quantitativa (quantitative ultrasonography, QUS) e la tomografia computerizzata quantitativa (quantitative computed tomography, QCT), attualmente meno utilizzate. La radiografia tradizionale, invece, è meno precisa per porre diagnosi precoce di osteoporosi, mentre è impiegata per diagnosticare la sede e il tipo di frattura.

Bibliografia

  • Adami S, Bertoldo F, Brandi ML, et al.; Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro. Linee guida per la diagnosi, prevenzione e terapia dell’osteoporosi. Reumatismo 2009;61(4):260-84.
  • http://emedicine.medscape.com/article/330598-overview
  • Ministero della Salute. Linee guida per la prevenzione dell’osteoporosi.
  • Quaderni del Ministero della Salute. Appropriatezza diagnostica e terapeutica nella prevenzione delle fratture da fragilità da osteoporosi. Luglio-agosto 2010, n. 4.
Osteoporosi: diagnosi