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Attività editoriali

Per quanto sia necessario considerare la presenza della patologia di base, è comunque possibile trattare l’ipercalcemia maligna a più di un livello.

E’ molto importante innanzitutto sorvegliare le perdite di liquidi che si instaurano, in quanto la disidratazione conseguente potrebbe avere effetti molto gravi: ciò viene di solito ottenuto mediante somministrazione di liquidi per via endovenosa.

La vera e propria ipercalcemia viene, invece, trattata mediante una classe di farmaci, i bisfosfonati, in grado di inibire l’erosione dell’osso e, quindi, di diminuire anche la velocità con cui aumenta la concentrazione di calcio nel sangue.

Questi farmaci sono anche in grado di lenire efficacemente il dolore derivante dalle metastasi. Solitamente, vengono anche applicati dei cortisonici di supporto.

Va ricordato, comunque, che data l’azione a livello renale della patologia, questa terapia non è risolutiva, ma necessita di essere ripetuta ad intervalli regolari non appena la concentrazione di calcio nel sangue ricomincia a salire, allo scopo di mantenere ad un buon livello la qualità di vita del paziente.

Occorre, infine, ricordare che data la patologia di base, un trattamento completo ed efficace dell’ipercalcemia maligna non può prescindere da un adeguato trattamento antitumorale.

Ipercalciuria maligna: terapia