Nei casi in cui l’osteomalacia è conseguenza di un disturbo intestinale o renale, la terapia deve essere volta a risolvere il problema di base.
In alcuni casi, è utile somministrare anche vitamina D come terapia di supporto, soprattutto se l’osteomalacia si presenta nell’età adulta in conseguenza di malassorbimento intestinale.
In casi simili, la somministrazione di una piccola quantità di vitamina D non è sufficiente ed è necessario instaurare una terapia a base di vitamina D per via orale ed elevate quantità di calcio; è, inoltre, opportuno in questa circostanza mantenere sotto controllo la concentrazione ematica di queste sostanze con esami del sangue frequenti.
I casi di osteomalacia che accompagnano una nefropatia sono di solito più complessi da trattare e si giovano della somministrazione di fosfati e calcitriolo in aggiunta a calcio e vitamina D.
Dato che in età infantile l’osteomalacia può provocare deformità importanti, è utile correggere sin da subito tali deformità mediante intervento chirurgico, onde evitare la possibile osteopatia degenerativa che potrebbe, altrimenti, manifestarsi in età adulta.